DISTILLATI: UN UNIVERSO DA DISCIPLINARE
La storia dell’alcol è vecchia quanto quella dell’uomo, basti pensare che già i cacciatori e i coltivatori della preistoria conoscevano l’effetto stupefacente dei frutti fermentati. Nel corso dei millenni l’alcol e divenuto protagonista della vita sociale, culturale e religiosa dei popoli, prima mediante l’utilizzo di bevande fermentate, come ad esempio il vino e la birra, e poi attraverso l’impiego di bevande distillate come l’acquavite di vino e il whiskey.
Le competenze acquisite dai vari popoli nella distillazione sono state adattate alle differenti culture anche in base alle disponibilità delle materie prime da lavorare ed è stata proprio la mancanza iniziale di normative e regolamentazioni stringenti a lasciare spazio alla libera sperimentazione e all’affermarsi di una vasta gamma di distillati tradizionali, vero patrimonio culturale.
Con il sempre crescente processo di globalizzazione dei mercati è stato fondamentale censire e tutelare il maggior numero possibile di distillati tradizionali. Così per metter ordine in quello che è un vero e proprio universo è stato indispensabile sviluppare i disciplinari di produzione che oltre a tutelare l’indicazione geografica, laddove si ravvisino i requisiti della storicità, mirano a tutelare le procedure di produzione, vera garanzia di qualità.
Sebbene ci sia ancora molto da fare in termini normativi, la lettura delle diciture in etichette sta diventando uno strumento sempre più importante per la scelta dei consumatori. Quindi se da un lato si cerca a ragion veduta di tener conto in etichetta delle varie differenze nelle produzioni con denominazioni e diciture sempre più particolareggiate, dall’altro c’è l’esigenza di conservare una certa fruizione dell’etichetta da parte del consumatore.
Se prendiamo ad esempio in considerazione il Gin, il disciplinare UE nr. 110 del 2008 (che invitiamo a consultare per approfondimenti) riporta ben 4 definizioni che tengono conto di differenti tecniche di produzione:
Bevanda spiritosa al ginepro
Le bevande spiritose al ginepro sono bevande spiritose ottenute mediante aromatizzazione di alcole etilico di origine agricola…con bacche di ginepro; il titolo alcolometrico volumico minimo delle bevande spiritose al ginepro è di 30 % vol. …
Gin
Il gin è la bevanda spiritosa al ginepro ottenuta mediante aromatizzazione con bacche di ginepro di alcole etilico di origine agricola…Il titolo alcolometrico volumico minimo del gin è di 37,5 % vol. …’
Gin distillato
Il gin distillato è la bevanda spiritosa al ginepro ottenuta esclusivamente mediante ridistillazione di alcole etilico di origine agricola di qualità adeguata, …con un titolo alcolometrico iniziale di almeno 96 % vol. …’
London gin
Il London gin è un tipo di gin distillato ottenuto esclusivamente da alcole etilico di origine agricola, con un tenore massimo di metanolo di 5 g/hl di alcole al 100 % vol. …
Tecnicismi a parte i pochi passi citati mettono subito in evidenza alcune differenze che un consumatore deve poter conoscere per scegliere in modo più consapevole, pertanto un disciplinare che riesca a tener conto della diversità espressiva, garantita soprattutto dal tessuto delle microdistillerie e dei microliquorifici artigianali, è sicuramente uno strumento di valorizzazione inestimabile.
Reg.2019/787 abroga 110/2008.